Comunicato stampa “Inaugurazione Campus Transhumanza”

Nuova area con museo e centro culturale a Senales.
Inaugurazione del Campus Transhumanza a Madonna di Senales

Domenica 22 giugno, alle ore 11:00, il Comune di Senales inaugurerà una nuova area con museo e centro culturale. Il “Campus Transhumanza” è situato a Madonna di Senales, nelle immediate adiacenze dell’archeoParc, la cui associazione affidataria assumerà in gestione anche il nuovo complesso. Al termine della cerimonia, le due strutture invitano a una giornata delle porte aperte.

È imminente a Senales l’inaugurazione del Campus Transhumanza. La nuova area con museo e centro culturale aprirà per la prima volta al pubblico domenica 22 giugno alle ore 11:00. Il complesso, come suggerisce il nome, è dedicato alla transumanza, antica pratica pastorale inserita dal 2019 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. Il progetto è stato realizzato dal Comune di Senales con risorse della Misura PNRR M1C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi”, in collaborazione con la società di consulenza bolzanina ForTeam e con partner nazionali ed esteri.

Campus si intende qui come un complesso integrato di edifici nel senso universitario del termine, un luogo di sapere e di pratica”, così il sindaco di Senales Peter Grüner, che aggiunge: “Attraverso mostre, eventi, iniziative associative e formati educativi intendiamo dare vita e continuità a questa struttura.” Anche l’assessore alla cultura Otto Rainer si compiace per la riuscita del progetto di riqualificazione, avviato nel 2021 dalla sua predecessora Sonja Santer insieme a cittadine e cittadini interessati.

Nei prossimi giorni, il Comune affiderà la gestione del Campus all’Associazione Museale archeoParc Senales. Ringrazio l’amministrazione comunale e Sonja Santer, nonché Riccardo Cicolini e tutta la squadra di progetto”, dice Karl Josef Rainer, presidente di archeoParc. “Mi associo con piacere ai ringraziamenti e ricordo che con il mio team non vediamo l’ora di cominciare questa nuova avventura!”, aggiunge Johanna Niederkofler, direttrice di archeoParc, presentando i quattro edifici attuali del Campus e ciò che troveranno le visitatrici e i visitatori. “Proprio come all’archeoParc, anche qui ci saranno mostre e stazioni esperienziali con tanto da conoscere ed esplorare. Mi entusiasma poi particolarmente la prospettiva di collaborare con associazioni e altre realtà interessate”, prosegue Niederkofler. Insieme a questi soggetti esterni, l’Associazione Museale elaborerà tra l’altro parti del programma degli eventi.

“Vorrei che il Campus Transhumanza diventasse un luogo di scambio, per esempio tra passato, presente e futuro o tra conoscenze di vita urbana e alpina. Cosa possiamo imparare gli uni dagli altri? E cosa dall’ingegno dei nostri antenati?”, spiega ancora Niederkofler. “Sono onorata per avere l’opportunità di raccogliere e trasmettere l’eredità degli iniziatori di questo progetto. Che il loro spirito ci sia guida nel nostro lavoro!”, conclude la direttrice rivolgendo un pensiero agli ideatori e alle ideatrici del Campus che non sono più tra noi.

Oltre ai curatori delle nuove mostre e aree, alla cerimonia inaugurale interverranno rappresentanti del Comune di Senales, dell’Associazione Museale e Marcella Morandini, Incarico speciale complesso “UNESCO” della Provincia Autonoma di Bolzano. Al termine dell’inaugurazione, con aperitivo slow food offerto dalla Cooperativa Turistica e accompagnamento della banda musicale di Senales, il Campus Transhumanza e archeoParc apriranno a tutti i curiosi con ingresso gratuito e un programma speciale di attività. Durante la giornata, l’offerta permanente delle due strutture sarà integrata da dimostrazioni di antiche tecniche artigianali, stand informativi delle associazioni locali e visite guidate dai curatori delle mostre.

Nelle prossime settimane il Campus Transhumanza sarà ancora interessato dagli ultimi lavori. Quanto prevedibile attualmente, a partire da luglio, durante le pause di cantiere nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica, verrà aperto al pubblico dalle ore 14 alle 17. L’ingresso è per ora compreso nel biglietto dell’archeoParc, i cui visitatori riceveranno un voucher per accedere anche al Campus Transhumanza.

Areale ed edifici del Campus Transhumanza

Il Campus Transhumanza si trova a Madonna di Senales, proprio accanto all’archeoParc. Sul terreno di proprietà comunale sorgono attualmente quattro edifici: il piano superiore di una casa d’abitazione (casa Schnals-Schmied Hütt), un mulino (mulino Schnals-Gorfer Mühle), una stalla con fienile (fienile Schnals-Brugger Hütten Stadel) e una segheria veneziana (segheria Schnals-Pitairer Säge).

La segheria Schnals-Pitairer Säge è una replica, gli altri tre edifici sono invece originali risalenti fino alla metà del XVI secolo, che sono stati traslocati nell’area espositiva.

La maggior parte delle sale sono multifunzionali, tra cui una dotata di attrezzature per conferenze che può essere affittata.

Le mostre del Campus Transhumanza

Le mostre e le stazioni esperienziali in corso di allestimento sono state progettate dai team guidati dai project manager Agostino Riitano e Gianni Berardino, insieme all’etnologo Gianfranco Spitilli e allo storico Sebastian Marseiler.

Spitilli è anche uno dei curatori della prima mostra temporanea che si terrà al Campus Transhumanza, “Vie d’erba e di roccia. Forme di pastorizia mobile in Europa”, ideata insieme all’artista portoghese Luís Costa e incentrata su otto esempi di transumanza europea. “La transumanza della Val Senales sarà così messa in relazione con un vasto tessuto connettivo europeo, secondo gli auspici della stessa Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, incoraggiando un esteso dialogo nel segno del rispetto della diversità culturale e della reciproca conoscenza.”, spiegano i curatori.

La mostra “Vie d’erba e di roccia” sarà affiancata da una videoinstallazione temporanea dell’artista polacco-britannica Joanna Piotrowska. Intitolato “Tactile Afferents“ (“afferenze tattili”, fibre nervose che ci permettono di percepire stimoli quali il contatto, la pressione ecc.), il video di sei minuti è stato realizzato in collaborazione con l’agenzia di design milanese Formafantasma e con la fondazione In Between Art Film di Roma. Esso invita a confrontarsi con la complessità dei sentimenti generati dal contatto fisico, proiettandola sulla comunicazione tra due specie differenti, ovvero sul rapporto tra esseri umani e pecore. Il contatto è rappresentato dunque come forma di sapere e linguaggio universale, come un modo per avvicinarsi all’ignoto.

La videoinstallazione fa parte della mostra itinerante “Oltre Terra. Why wool matters”, realizzata nel 2023 da Simone Farresin e Andrea Trimarchi di Formafantasma insieme al Museo Nazionale norvegese di Oslo e attualmente visitabile allo Stedelijk Museum di Amsterdam.

Per i prossimi mesi, le mostre del Campus saranno integrate da opere che giovani della Val Senales hanno realizzato durante un workshop sui graffiti con l’artista sudtirolese Paul Löwe, un evento promosso dal centro giovani Time Out di Certosa con la direttrice Lisa Tappeiner e dedicato appunto al tema della transumanza.

Il cantiere del Campus è coordinato dall’architetto Cristina Bernardini di Merano e di Florian Haller di Naturno; gli spazi interni sono stati progettati dall’architetto campano Amleto Picerno Ceraso. A caratterizzare il percorso museale saranno anche varie stazioni interattive come quelle dell’archeoParc e di altri centri scientifici, tra cui una realizzata dal gardenese Teo Mahlknecht. L’idea di queste stazioni risale al filosofo ed educatore Hugo Kükelhaus, che le presentò per la prima volta all’Esposizione Universale di Montreal nel 1967 definendole un “campo di esperienza per i sensi”.

Alcune parti del Campus sono ancora in fase di allestimento. Tra queste una mostra multimediale permanente sulla transumanza in Val Senales e una scultura degli scultori Elias Wallnöfer di Lasa e Harald Rainer di Senales, che rappresenta le sinergie tra i protagonisti della transumanza, ossia esseri umani, pecore e cani. In corso di elaborazione è anche il piano operativo, di cui si stanno occupando l’esperta di comunicazione Cristina Ferretti di Bolzano e Johanna Niederkofler su incarico del Comune e dell’Associazione Museale.