Gletschertour zur Ötzifundstelle<br/>Escursione alpinistica al luogo di ritrovamento dell’Uomo venuto dal ghiaccio<br/>Mountaineering trip to the findspot of the Iceman<br/><br/>Ötzi Glacier Tour Autumn 2011

archeoParc Schnalstal, photo: Dario Ferroni

Il 19 settembre 1991 Erika e Helmut Simon si trovano sul Giogo di Tisa (N 46°46’44.004‘‘, E 10°50‘21.192‘‘) quando scoprono un corpo mummificato. Proprio questo punto a 3.210 (DT. “3.2010”) metri di quota, tra la Punta di Finale e il Similaun, nel cuore dei ghiacciai della Val Senales, fu utilizzato per millenni dai nostri antenati allo scopo di attraversare le Alpi.

Oggi il luogo della scoperta è una meta ambita da escursionisti e scalatori di tutto il mondo, raggiungibile solo a piedi o in elicottero. Escursioni guidate si svolgono ogni martedì.
> Ötzi Glacier Tour

 

Una conca tra le rocce

Il corpo congelato di Ötzi si è conservato per 5.300 anni sul fondo di una conca rocciosa che lo ha provvidenzialmente protetto dai movimenti distruttivi del ghiacciaio. La conca misura 40 metri di lunghezza, 5-8 metri di larghezza, 2,5-3 metri di profondità ed è orientata a est-ovest.

Una prima ispezione archeologica del sito viene effettuata nell’ottobre 1991, poco dopo il sensazionale ritrovamento della mummia. L’arrivo della neve costringe però a sospendere i lavori, che saranno ripresi e conclusi nell’estate 1992. Squadre di archeologi continuano tuttora a indagare le alte valli della zona, alla ricerca di altri reperti dell’epoca preistorica e protostorica.

Gletschertour zur Ötzifundstelle<br/>Escursione alpinistica al luogo di ritrovamento dell’Uomo venuto dal ghiaccio<br/>Mountaineering trip to the findspot of the Iceman<br/><br/>Ötzi Glacier Tour Autumn 2011

archeoParc Schnalstal, photo: Dario Ferroni

La “piramide”

Vicino al sito del ritrovamento, lungo il sentiero tra il Rifugio Similaun e la Punta di Finale, è stata eretta una stele alta quattro metri e larga due metri per lato, con targhe in italiano, tedesco, inglese e francese a commemorazione della straordinaria scoperta. Il monumento è noto tra gli abitanti locali come “l’ometto di pietra” o semplicemente “la piramide”. Sul lato sud della piramide si trova una cassetta a tenuta stagna, contenente il libro di vetta in cui gli alpinisti sopraggiunti possono scrivere i loro nomi, la via percorsa e altri messaggi. Tutti i libri di vetta riempiti in questi anni sono conservati nell’archivio dell’Alpenverein Schnalstal a Certosa di Senales.

La piramide è stata costruita nel 1994 da Silvano Pergher, insieme ad altri sei soci dell’Associazione Culturale di Senales, ispirandosi a un primo bozzetto realizzato dall’artista locale Friedrich Gurschler. Le pietre di gneiss che compongono il monumento sono state raccolte in loco e non di rado recano i segni impressi dall’enorme massa del ghiacciaio in scorrimento.

Nel 1999 viene posta sulla piramide una punta metallica che, in condizioni meteo adeguate, risulta visibile a occhio nudo anche dal fondovalle.

Nel 2008 occorre riparare la parte superiore del monumento. Un violento temporale abbattutosi sul Giogo di Tisa ha provocato infatti il distacco di alcune pietre, e ciò nonostante la presenza di un parafulmine che però, per ragioni ignote, non ha funzionato.

 

privat, photo: Glyn Hudson